Recensione: “La lettrice della stanza 128” di Cathy Bonidan

Buongiorno Lettori!
Avete mai pensato che un libro potesse cambiarvi la vita, che potesse sconvolgerla al punto da divenirne perno, elemento essenziale della vostra esistenza? Qualunque sia la Vostra risposta, Vi consiglio caldamente di leggere “La lettrice della stanza 28” di Cathy Bonidan, un romanzo epistolare che vi colpirà dritto al cuore.

La lettrice della stanza 128

Cathy Bonidan

Traduttore: Tania Spagnoli
Editore: DeA Planeta Libri
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 4 febbraio 2020
Pagine: 254 p., Brossura
EAN: 9788851177003

Recensione a cura di Francesca Simeoni

Tutte le sere, cascasse il mondo, Anne-Lise Briard scivola tra le lenzuola e si lascia cullare dalle pagine di un buon libro. È un momento tutto per lei, un rituale al quale non potrebbe mai rinunciare. Perciò, quando nel comodino di un delizioso hotel della costa bretone trova un vecchio plico battuto a macchina, ne approfitta per rimpiazzare il romanzo che, distratta com’è, ha dimenticato di portare con sé da Parigi. Divorare in poche ore l’anonimo dattiloscritto – una struggente storia d’amore – e lasciarsi sedurre dal piccolo mistero che rappresenta per Anne-Lise sono tutt’uno. Ed ecco che, di colpo, un weekend fin troppo tranquillo si trasforma in un’avventura. Sì, perché a pagina 156 di quel racconto così trascinante è annotato un indirizzo – probabilmente quello dell’autore – al quale Anne-Lise decide di rispedire il malloppo, “con tante grazie per la bella lettura che mi ha regalato, sebbene senza volerlo”. Ricostruire le peripezie e i passaggi di mano che hanno portato il libro fino a lei non sarà facile, ma Anne-Lise si getta nell’impresa anima e corpo. Per scoprire il segreto di una storia capace di toccare il cuore e le vite di quanti la leggono. E trovare il coraggio di scrivere per sé un finale inaspettato.

Questa è una storia vera. O quasi… Quando un pezzo di vita altrui si dipana sotto i nostri occhi e ne siamo i testimoni involontari, non abbiamo quasi alcun potere di influenzarne il corso. Osserviamo i protagonisti e giochiamo a immaginare i loro sentimenti, le loro paure, le loro speranze. Probabilmente a volte ci sbagliamo. Ma accade anche di sentirsi vicini alla verità e investiti di una missione: quella di raccontare, giorno per giorno, gli eventi a cui segretamente assistiamo. Certo, così facendo ci assumiamo il rischio di rimanere spiazzati dall’esito dell’avventura. E se il finale ci deludesse? È una possibilità. Dunque, se accettate il rischio, se amate l’incertezza, leggete queste lettere, a una a una, abbandonandovi al ritmo tranquillo e incerto dei servizi postali… Soltanto i luoghi e i nomi dei personaggi sono stati modificati..

Inizia così uno dei libri più particolari in cui mi sia imbattuta negli ultimi anni, una lunga raccolta di lettere tra i protagonisti più disparati, che accompagnano il lettore nella ricostruzione degli avventurosi “viaggi” di un romanzo che sembra essere magico, poiché pare avere il potere di apparire misteriosamente nella vita delle persone nel momento più critico e le aiuta a superarlo, a crescere, a risolvere dubbi e paure.

Non mi conosce, non so quasi niente di lei, eppure ho come l’impressione che condividiamo un grande segreto. Ci accomuna il fatto di aver letto un romanzo che non avremmo mai dovuto stringere tra le mani, un’opera intima e delicata che non era destinata a noi, ma che ha stravolto le nostre vite.

Non solo, questo racconto crea legami indissolubili tra le persone che hanno l’avventura di leggerlo, diventa cupido per bellissime storie d’amore, riavvicina figli e genitori da tempo lontani, crea e consolida bellissime amicizie.

Il suo libro, tuttavia, ha il potere di connettere le persone, oramai non ne ho più alcun dubbio, e dovrà imparare a convivere con questa responsabilità.

Tutto inizia quando con Anne-Lise, avida lettrice, durante una breve vacanza trova nel cassetto della camera del proprio albergo un libro; lo legge e se ne innamora tanto da fare della restituzione dello stesso all’autore e della ricostruzione della sua storia, la sua missione.

Inizia così un viaggio nel tempo e nello spazio seguendo le orme del romanzo, che si snoda attraverso uno scambio epistolare che in un mondo ove la tecnologia la fa da padrona appare una bellissima riscoperta.

Fin dove si è spinta per un libro che non era nemmeno suo. Lui non riesce a capire. Io sì. So che una storia può impadronirsi delle nostre estati e dei nostri autunni. So che un romanzo può trascinarci così lontano da penetrarci e trasformarci per sempre. So che le creature di carta possono modificare i nostri ricordi e restare al nostro fianco per sempre.

Per quanto mi riguarda, il poter del manoscritto ritrovato  è stato talmente forte da costringermi a leggere tutto d’un fiato questo libro tanto originale quanto ben scritto, dallo stile scorrevole e dai toni amichevoli.

Materiale fornito dalla Casa Editrice

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