Recensione: “Ci vediamo domani se non piove” di Joanne Bonny

Cari amici lettori bentrovati,
oggi ho recensito per voi un romanzo meraviglioso e divertente, in cui non si parla della solita storiella in cui due persone si incontrano e si innamorano. È qualcosa di molto più profondo, l’amore c’è ma si manifesta piano piano, con piccoli segnali a cui spesso non si dà importanza.
Dunque, non vi resta che leggere Ci vediamo domani se non piove della bravissima Joanne Bonny.
Buona lettura!

Ci vediamo domani se non piove

Joanne Bonny 

  • Lunghezza stampa: 217
  • Editore: Newton Compton Editori (2 gennaio 2020)
  • Romanzi rosa

Recensione a cura di Rossana Bizzarro

Ma dai, che sarà mai organizzare una mostra di un artista ucraino sconosciuto che ritrae solo animali spappolati? In fondo sei la direttrice della nuova galleria di arte contemporanea in Brera a Milano e questa mostra sarà solo… determinante! Non è facile addormentarsi quando i pensieri si scontrano e rimbalzano come tante palline di un flipper, e la testa di Sara sta letteralmente andando in tilt. E come se non bastasse l’ansia da inaugurazione, ci si è messa anche sua madre, che vuole trovarle un fidanzato… Proprio a lei, che sogna l’amore quello vero, romantico, con la A maiuscola, quello che capita una volta sola nella vita. Se e quando, però, non è dato saperlo… La sera dell’inaugurazione è arrivata e Sara non deve distrarsi se vuole che tutto vada per il verso giusto… ma chi è quel tipo che sta denigrando senza mezzi termini le opere esposte facendo ridere tutti? No, no, Sara, non è così che doveva andare…

Danzavo, ero tutt’uno con le note, il mio corpo trascinato dal ritmo irrefrenabile della musica. E poi ti ho visto davanti ai miei occhi, come un’apparizione. Tu hai sorriso, io ho sorriso, e in quel momento è come se il nostro destino si fosse compiuto. La musica ha iniziato a suonare soltanto per noi due, il resto del mondo è scomparso. C’eravamo solo io e te. Quant’è durato, qualche minuto? A me è parsa un’eternità. E quando la musica ha smesso di suonare e le luci si sono spente, mi sono sentita un po’ vuota. Perché ti avevo già donato il mio cuore, amore mio.

Chi, almeno una volta nella vita, non ha sognato di incontrare, prima o poi, l’amore vero, quello indistruttibile, infinito e che dura tutta la vita? Quell’amore che fa brillare gli occhi, che rende felici, che fa svegliare con il sorriso sulle labbra pronti ad affrontare una nuova giornata e a desiderare di rivedere presto la persona amata?

Spesso però si è talmente concentrati a cercarlo altrove, a desiderarlo, a rincorrerlo incessantemente che non si è attenti a ciò e a chi ci circonda. In effetti, a volte, basterebbe solo guardarsi dentro, concentrarsi sui piccoli gesti e sulle parole di chi è al nostro fianco per scoprire che poi in fondo non bisogna cercare lontano.

Lo sa bene Sara, la romantica e sognatrice protagonista del brillante ed incantevole romanzo Ci vediamo domani se non piove di Joanne Bonny.

È una storia fantastica, per nulla monotona, anzi, al contrario, l’autrice è in grado di coinvolgere il lettore rendendolo partecipe della vicenda senza mai annoiarlo, grazie anche all’alternanza di momenti spassosi a momenti emozionanti e commoventi.

A tal proposito, molte sono le sensazioni e le emozioni provate e percepite durante la lettura: curiosità, rabbia, tenerezza, fastidio, insofferenza, dubbio, felicità, soddisfazione.

Il romanzo è ambientato a Brera, Milano, luogo amato dalla protagonista e descritto perfettamente dalla talentuosa autrice. Infatti, l’abbondanza di particolari e di dettagli rende familiare la città, il lettore ha quasi l’impressione di conoscerla bene, di passeggiare per le sue strade ammirando le vetrine dei negozi, di sapere esattamente dove si trova.

Le vie di Brera sono come sempre popolate di turisti, studenti dell’Accademia e curiosi che sbirciano le vetrine di eleganti antiquari e raffinate pasticcerie.

Adoro lavorare in questa zona nel cuore della città: è una piccola oasi di pace, una piacevole pausa dal frenetico caos che regna a Milano. Qui le macchine passano a singhiozzo, e gli stretti marciapiedi obbligano i pedoni a rallentare il passo, mentre le ricercate profumerie e i ristoranti con dehors stuzzicano il loro olfatto.

Una giovane donna innamorata dell’amore, che non vede l’ora di incontrare il suo, quello vero e duraturo, un uomo che invece all’amore non crede affatto, una stravagante e bizzarra premonizione, uno strano ed improvviso bisogno di imparare a ballare, le stelle, il desiderio di essere felici: questi sono gli ingredienti principali del romanzo, i quali contribuiscono a renderlo magico e notevole.

Sara sogna da sempre il grande amore, proprio come i suoi nonni. Il suo incontro casuale con Diego, diventa poi quasi uno scontro che rischia di danneggiare il suo lavoro e quindi decide di vendicarsi coinvolgendolo nella sua estenuante ricerca dell’uomo giusto.

Ma tu che ne sai, eh? Cosa ne capisci di come funziona una relazione tra due persone, tu che ti sei sempre tirata indietro al primo ostacolo? L’amore non è una grazia che ti piove dal cielo come credi tu, devi lottare per esso, devi scendere a compromessi e fare sacrifici.

I due quindi, si troveranno a trascorrere del tempo insieme, a conoscersi profondamente, a ridere, a discutere, a insultarsi, a rivelare le loro paure, angosce e timori.

Ho sempre pensato che Diego fosse un male necessario, un peso da sopportare in nome dell’amore eterno, e finora non mi ero mai resa conto di quanto mi fossi “abituata” a lui. Di quanto ballare in sua compagnia fosse finito per piacermi.

Riuscirà Sara ad incontrare finalmente l’amore che ha sempre sognato? E se in realtà non dovesse cercarlo poi così lontano? E in questa sua ricerca, Diego, in fondo, quanto è coinvolto?

<<Quello che vuoi tu non te lo potrà mai dare nessuno, perché non esiste!>>

I personaggi di questa affascinante storia sono delineati accuratamente e hanno caratteristiche che li rendono unici, ognuno è diverso dall’altro e per questo, agli occhi del lettore, risultano veri, umani e completi.

È però con la protagonista principale che immediatamente si entra quasi in simbiosi, si è travolti dalle sue stesse emozioni, stati d’animo, insicurezze, dalla sua voglia di felicità ma anche dalla paura dell’amore e dal timore che questo sentimento possa farla soffrire.

I temi che Joanne Bonny affronta nel suo romanzo sono diversi: l’amicizia, la fiducia, il senso di abbandono, il rapporto tra genitori e figli, il tradimento, la voglia di realizzare i propri sogni, l’amore, la passione per il ballo, la scoperta di aver sempre creduto in qualcosa che in realtà non è proprio vera.

Attraverso uno stile descrittivo e fluido ed una scrittura semplice, chiara e scorrevole, l’autrice ha costruito un intreccio che appassiona e da cui trapela il suo grande lavoro di studio e di ricerca, soprattutto per quanto riguarda il mondo dell’arte, in particolar modo quello del ballo.

A rendere tutto molto più intrigante è l’inserimento, all’inizio di ogni capitolo, di alcuni versi delle canzoni di Fred Astaire, il talentuoso ballerino di tip-tap, ma anche cantante e attore.

Ci vediamo domani se non piove è un romanzo che conquista totalmente, adatto non solo ai più romantici, ma anche a chi nell’amore non ci crede perché ha la capacità di far cambiare idea, di rendere impazienti di provare finalmente questo fantastico sentimento da molti decantato.

Diego mi attira a sé e mi trascina in un profondo casquè che strappa qualche esclamazione sorpresa tra i passanti, prima di tirarmi su e tornare a baciarmi mentre continuiamo a danzare. Anche se ci siamo guadagnati un pubblico improvvisato, presto non ci faccio più caso. È quello che succede quando io e Diego balliamo insieme: ogni altra cosa scompare e rimaniamo solo noi due e la musica.

Materiale fornito dalla Casa Editrice

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