Recensione: “Ho soffiato il mio desiderio fino al cielo” di Philippe Amar

Cari lettori, oggi vi parlo di un libro che affronta un tema delicato, un viaggio emozionante nel mondo delle adozioni, nella vita di un ragazzino che cerca disperatamente una mamma da amare e da cui farsi amare.

Ho soffiato il mio desiderio fino al cielo

 Philippe Amar

Traduttore: Sara Arena
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 8 ottobre 2020
Pagine: 368 p., Rilegato
EAN: 9788811689751

Recensione a cura di Maria Ruggieri

La felicità si nasconde tra le pieghe invisibili del cuore. C’è un desiderio che accomuna tutti i bambini del mondo: avere una mamma e un papà. È così anche per Victor, che vorrebbe capire se quella sensazione è diversa dall’affetto che gli ha regalato l’anziana Tatie, da cui è stato allevato come un figlio. Adesso che non può più occuparsi di lui, l’intraprendente dodicenne decide che a trovare una mamma ci penserà da solo. Ha già un’idea in testa. È convinto che Lily, la pasticcera che incrocia per strada ogni mattina, abbia tutte le qualità per essere quella giusta: uno sguardo dolce e generoso, un sorriso aperto che promette calore e fiducia e la passione per la cucina con cui assecondare la sua insaziabile golosità. Victor è al settimo cielo, non avrebbe potuto trovare candidata migliore. Il problema è che non ha messo in conto un possibile rifiuto da parte di Lily. Pur restando affascinata dall’entusiasmo di Victor, la giovane pasticcera non ha nessuna intenzione di fargli da madre. Almeno finché non avrà fatto ordine nella sua vita cui manca il solido fondamento dato da poche e semplici certezze. L’amore, la maternità, la stabilità lavorativa restano per lei un orizzonte a cui tendere, a patto che trovi il coraggio di dare retta alla voce del passato da cui continua a essere tormentata. Nel frattempo, Victor non ci pensa nemmeno ad arrendersi e stare a guardare. Giorno dopo giorno, si impegna a escogitare stratagemmi e rocambolesche imboscate per intrappolare e conquistare Lily. Perché nessuno meglio di lui sa che è il cuore a scegliere la persona capace di regalarci la felicità.

Un romanzo dai toni dolci, in cui il lettore non può non sentirsi attratto e intenerire allo stesso tempo dal protagonista, un ragazzino di dodici anni che non ha né un papà né una mamma e che vuole disperatamente una famiglia.

Facciamo la conoscenza di Victor, un ragazzino pieno di forza di volontà, che “sapeva sempre prendere il meglio dalle situazioni, anche dalle più dolorose: era un ottimista.”

La casa in cui vive l’ha ospitato da quando aveva 4 anni, ma è arrivato il momento di trovare una famiglia definitiva, una vera famiglia con cui non solo andare a vivere, ma con cui progettare il futuro.

Solo che Victor nel suo cuore ha più di dodici anni, è più maturo della sua età per via delle delusioni e di tutto il suo vissuto che, seppur di pochi anni, è molto pesante. E non accetta che altri prendano le decisioni sulla sua vita al posto suo.

Lui sa cosa è meglio per se stesso.

“Victor faticava a distinguere sogno e realtà. Per il ragazzino che era, l’illusione era rassicurante. Del resto, aveva sempre preferito la finzione alla vita quotidiana: come la musica, lo aiutava a tirarsi fuori dal guscio in cui si sentiva prigioniero. Gli dava sicurezza e gli faceva credere che tutto fosse possibile. Gli permetteva di diventare l’attore della sua vita, mandando in frantumi il suo statuto di orfano.”

Infatti, il suo alter ego è il suo violino, che funge anche da valvola di sfogo e da compagno che non tradisce mai. Grazie al violino, Victor riesce a fuggire la realtà che tanto detesta.

“Aveva trovato nel suo strumento una buona ragione per vivere. Il violino era una sorta di secondo cuore. Quale dei due fosse l’organo di scorta sarebbe stato difficile da dire: ognuno dei due soccorreva l’altro in caso di bisogno.”

Parallelamente a Victor conosciamo anche Lily, giovane pasticcera di successo incatenata al suo passato, dal quale non riesce a staccarsi ma che non riesce neanche ad affrontare.

“Tutti i dolci che realizzava contenevano le emozioni dei suoi primi anni di vita e della sua adolescenza. Attraverso di essi poteva resuscitare il suo passato riassunto in gusti e profumi. “

Lily aveva perso ogni speranza di continuare a vivere, dopo aver perso le persone che più amava e aver visto il suo mondo crollare e si era così rinchiusa nel suo mondo per paura di dover soffrire nessuno.

Le vite di Victor e Lily si incrociano per caso, inaspettatamente, perché lui decide di essere l’artefice del proprio destino e di cercarsi da solo la mamma che più gli piace.

“Era un ragazzino che aveva fretta, fretta di colmare il vuoto. “

Tutto il romanzo è la storia di un figlio che cerca una mamma, vuole conoscerla e la insegue per “farsi provare”.

Troppe delusioni, troppe lacrime, troppi abbandoni nella vita di un ragazzino hanno inciso il suo cuore che non vuole più soffrire, non vuole più dover rimborsare l’amore che riceve e decide di prendere in mano le redini del proprio destino.

“Tra una madre e un figlio è una storia d’amore. E’ questo che voglio vivere. Voglio volerle bene, ma voglio anche mancarle…”

Un ragazzino cresciuto troppo in fretta che non vuole genitori da catalogo, ma vuole amare, vuole una mamma vera che lo renda immortale, che non debba chiamare gli assistenti sociali per sapere come deve crescerlo, ma che lo ami incondizionatamente, come si dovrebbero amare tutti i figli.

Una storia emozionante, che fa commuovere, che fa simpatizzare e tifare per entrambi i protagonisti, perché finalmente ognuno dei due prenda coscienza di quello che ha nel cuore e lo cacci fuori per essere finalmente felice e completo.

Una corsa contro il tempo, perché il tempo è prezioso e se le cose diventano definitive non si può più tornare indietro.

Ma anche il dilemma tra cosa è giusto e ragionevole e cosa invece è solo istinto, sentimento e irrazionalità.

Victor è stanco di aspettare di essere amato e, a costo di subire l’ennesima delusione, va a cercare l’amore che si merita. Perché in cuor suo sa che quello che il suo cuore vuole non potrà deluderlo.

Un romanzo scritto in modo molto scorrevole che rende la lettura piacevole. Non mancano i colpi di scena, che sorprendono e danno maggior vigore al racconto.

Una storia d’amore che nasce in modo rocambolesco e che si conclude in modo inaspettato, che insegna come la tenacia, la forza di volontà e soprattutto un grande cuore possono tutto contro un destino che non prometteva nulla di buono.

“Abbiamo tutti un cielo, amico. Bisogna solo imparare a guardare.”

Questo è il motto di vita di Victor, che ognuno potrebbe fare anche un po’ suo e sicuramente non sbaglierebbe.

L’amore incondizionato, la sete di amore, la volontà forte di voler amare e di essere amati sono il motore che fa girare il mondo e lo mantiene in vita. Ma quando questi sentimenti vengono espressi da un ragazzino a cui la vita ha solo tolto senza dare nulla, allora diventa pura poesia.

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