Recensione: “Il primo cadavere” di Angela Marsons

Cari lettori siete pronti per una nuova ed emozionante avventura della d detective Kim Stone? Bene allacciate le cinture e tenetevi forti perché anche questa volta i colpì di scena si susseguiranno senza tregua.

Il primo cadavere

 Angela Marsons

Traduttore: Erica Farsetti
Editore: Newton Compton Editori
Collana: Nuova narrativa Newton
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 7 settembre 2020
Pagine: 384 p., Rilegato
EAN: 9788822739308

Recensione a cura di Antonella Punziano

All’alba di un freddo e buio giorno d’inverno, la detective Kim Stone scende dalla moto e fa il suo ingresso nella stazione di polizia di Halesowen, pronta a incontrare la squadra che le hanno assegnato. Poco dopo viene ritrovato il cadavere di un giovane impalato e decapitato, e Kim e i suoi si precipitano sul posto. È l’inizio della prima indagine che li metterà subito a dura prova. Stacey Wood, entrata a far parte del gruppo come esperta informatica, scopre un’inquietante somiglianza con un omicidio recente e si convince che tra le due morti ci sia un legame. La chiave di tutto potrebbe essere una residenza per ragazze maltrattate. Mentre l’assassino minaccia di mietere altre vittime, i quattro colleghi dovranno imparare al più presto a collaborare. Se la giovane Stacey già si distingue per l’efficienza e il sergente Bryant per la sua affidabilità, l’ambizione di Dawson rischia di mandare all’aria il delicato equilibrio del team investigativo. Non sarà facile per Kim, nel suo nuovo ruolo di capo, tenere unita la squadra che è chiamata a risolvere il suo primo difficile caso.

Era da tempo che l’idea di scrivere il prequel della serie di Kim Stone mi ronzava per la testa. E la voglia di capire come tutto aveva avuto inizio nel momento in cui si era formata la squadra è cresciuta con il passare degli anni.

Un romanzo dopo l’altro, Kim ha iniziato a vedere i suoi colleghi come una famiglia, quella che le era sempre stata negata, nonostante lei, per prima, stenti a riconoscerlo. Nei confronti dei compagni è leale e protettiva e, sebbene non sia brava a trattare con le persone e sia incapace di stabilire relazioni affettive, sarebbe pronta a dare la vita per ciascuno di loro.

A ogni nuovo romanzo, ho imparato a conoscere meglio i membri della squadra e la mia testa si è riempita di domande.

Dov’era stata Kim prima di lavorare con loro? Perché era stata trasferita al commissariato di Halesowen? Come era riuscita a guadagnarsi il rispetto del suo superiore, Woody?

Sono sicura che tutte queste domande i lettori ed amanti della Marson se le siano fatte già da tempo, ma ahimè le risposte potevano solo immaginarle.

E’ stata perciò una piacevole sorpresa scoprire che la stessa autrice, non solo se le sia fatte anche lei, ma abbia addirittura dato una risposta con un prequel che non poteva essere più che gradito.

La detective Kim la conosciamo già da tempo e già da tempo abbiamo imparato ad amarla con tutti i suoi pregi e difetti, ben sapendo cosa c’è dietro una personalità così complessa e affascinante al tempo stesso.

Forse un po’ meno sapevamo degli altri membri della squadra e della sua stessa origine. Ecco che in questo nuovo capitolo della saga (ormai per me è una saga per non dire una droga) faremo un passo indietro per tornare alle origini e completare un quadro che era completo solo nella nostra immaginazione.

Ma partiamo dall’inizio perché, come sempre, al centro del libro c’è un’avventura mozzafiato, questa volta arricchita da qualche dettaglio in più sui suoi protagonisti e una riflessione su un tema quanto meno attuale: gli abusi sui minori.

Ecco quello che più mi affascina di questa scrittrice è la sua capacità di dare vita a storie che ti tolgono il fiato non solo per l’intensità ed il ritmo narrativo ma anche per le emozioni e gli spunti riflessivi in grado di sollecitare nel lettore: la trama è l’occasione per denunciare determinare situazioni ed invitare ad approfondire un tema spesso spinoso di cui si sente tanto parlare ma dietro il quale si nasconde un male che ci è più vicino di quanto possiamo immaginare.

Il primo giorno di servizio alla nuova stazione di polizi,a Kim deve affrontare il caso di un giovane impalato e decapitato. La sua morte non sarà l’unica perché., a breve distanza di tempo, ne seguono altre con un modus operandi simile. Che cosa lega tra loro i morti? Il collegamento con un precedente omicidio rimasto irrisolto, porterà Kim e la sua squadra ad indagare presso una casa che ospita ragazze che hanno subito abusi o maltrattamenti.

Kim fissava il corpo nudo di un uomo, non ancora trentenne. Era magrissimo e aveva la pelle bianca come il latte. Le sue gambe erano divaricate, trafitte all’altezza delle caviglie da due enormi chiodi che affondavano nel terriccio.

Sul suo corpo contò quindici lesioni da taglio, non sufficientemente profonde da provocare emorragie importanti ma abbastanza da infliggere dolore.

Ipotizzò che le ferite fossero state solo il riscaldamento che aveva preceduto l’atto principale; in mezzo alle gambe, dove un tempo c’erano stati i genitali, si vedeva una massa sanguinolenta di carne e pelle.

Rimase a guardare quello scempio per un minuto, pensando alla rabbia che doveva avere mosso la mano dell’assassino per infliggere una tale violenza non solo sui genitali, ma su tutto il corpo.

“Che hai combinato per meritarti questo, amico?”, si disse

Parlando con lavoratori ed ospiti appare evidente che il collegamento è all’interno di quella casa ma, mentre i poliziotti cercano di capire il motivo e la mano assassina, altre morti si succedono a tempi sempre più ravvicinati: è una lotta contro il tempo quella che ingaggia Kim e la sua squadra, una lotta che li poterà a mettere da parte dissapori e piccole acredini per dare vita ad un gioco di squadra che assicurerà il successo dell’indagine.

In questa nuova indagine, la Marson ci introduce ai membri della squadra, raccontandoci un pezzo delle loro storie familiari che ancora non conoscevamo: Bryant calmo e affidabile, si rivela fin da subito il braccio destro della Stone, Stacey, inesperta, insicura e nervosa ma attentissima ai dettagli, ostinata nella ricerca tanto quanto accurata e particolarmente ligia al dovere e Dawson, problematico, arrogante e un po’ presuntuoso, ma arguto e perspicace, i cui lampi di genio che consentiranno di risolvere il caso. I loro tratti distintivi li ritroveremo tutti negli altri romanzi, ma qui ci è dato di conoscerne l’origine.

La storia nel suo insieme è emozionante e ricca di colpi di scienza, il ritmo sempre più serrato, un susseguirsi di azioni che difficilmente riusciranno a distogliere l’attenzione del lettore.

Il finale inaspettato è la ciliegina sulla torta di un libro che si legge tutto di un fiato.

La Marson si conferma una garanzia nel mondo sempre più agguerrito dei thriller

Libri di Angela Marsons

Angela Marsons
Il suo primo thriller Urla nel silenzio (Newton Compton, 2017), è diventato un bestseller internazionale ai primi posti delle classifiche anche in Italia. La serie di libri che vede protagonista la detective Kim Stone prosegue con Il gioco del male (Newton Compton, 2016), La ragazza scomparsa (Newton Compton, 2017), Una morte perfetta (Newton Compton, 2018)e Linea di sangue (Newton Compton, 2019). Vive nella Black Country, in Inghilterra, la stessa regione in cui sono ambientati i suoi thriller. I suoi libri hanno già venduto più di 3 milioni di copie.

Materiale fornito dalla Casa Editrice

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