Recensione: “Non stop. Le mie emozioni da Modena Park a qui “

Cari lettori, con immenso piacere oggi vi parlo di un libro che raffigura in maniera inusuale un grande artista: Vasco Rossi, un uomo, un cantautore, che con le sue emozionanti canzoni accende le luci degli stadi italiani.

Non stop. Le mie emozioni da Modena Park a qui

Vasco Rossi,Michele Monina

Editore: Mondadori
Collana: Vivavoce
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 23 luglio 2019
Pagine: 152 p., ill. , Rilegato
EAN: 9788804720102

Recensione a cura di Francesca La Piana

“Negli ultimi tempi mi guardo intorno e vedo la disperazione della gente. Ecco, io voglio fare qualcosa contro questa disperazione, e la sola cosa che posso fare, che possiamo fare insieme, è cantare, suonare, stare bene.”
Un libro che è un concentrato di Vasco pensiero registrato dallo scrittore e critico musicale Michele Monina in tempo reale, mentre si sta allestendo il tour, mentre il tour si sta svolgendo, fino all’ultima data, fino all’ultimo fuoco d’artificio. Un diario in presa diretta del tour più emozionante di sempre. Una lunghissima chiacchierata iniziata subito dopo il concerto record del Modena Park e che affronta non solo la musica, ma tutte le tematiche sociali che per oltre quarant’anni hanno accompagnato la sua produzione e la sua carriera. Dall’emarginazione al pregiudizio, dalla voglia di libertà alla volontà di contrastare con tutte le forze e l’ironia l’idea ottusa che vuole l’altro da sé sempre e comunque peggiore. Un Vasco a tutto tondo, sempre più diretto, incisivo, come nei testi delle sue canzoni. 
Un Vasco anche più risolto, quello di questo secondo tempo della sua carriera, certo non meno arrabbiato, ma più deciso a farsi portavoce di un disperato bisogno di felicità proprio oggi, nell’epoca degli hater e del razzismo prêt-à-porter. 
Dai preparativi del suo ennesimo record, sei sold out di fila a San Siro, alla chiusura in bellezza con la magica trasferta in Sardegna, rivivrete le tappe del Tour grazie ai commenti di Vasco e alle emozionanti immagini dell’album fotografico che completa il libro.

Lo scrittore e critico musicale Michele Monina omaggia, senza fronzoli e lustrini, un artista con alle spalle quarant’ anni di carriera: Vasco Rossi.

Monina non scrive un’autobiografia, non si limita a strutturare un’intervista, ma consegna al suo pubblico e alle migliaia di fan di Rossi un “dietro le quinte” di un tour che batte i record mondiali, il NonStop live.

Da buon artista del suono lo scrittore struttura il libro con dei brevi capitoli che scorrono come un album musicale, non a caso, le testate delle relative sezioni sono indicate come “Track” uno, due e via discorrendo, tutte poi contraddistinte da frasi di forte impatto.

Monina raccoglie e mette insieme le parole del cantante emiliano, di un artista che è insolito vedere: preciso, puntiglioso e attento, un Vasco che, ancora una volta, si spoglia davanti al suo pubblico raccontando la dura preparazione di un tour che ha segnato la storia della musica italiana.

Le parole del cantautore scorrono come un fiume in piena, insieme al suo interlocutore, si sofferma sui punti cardini del pre-concerto, una sorta di libro “tecnico” che racchiude problematiche, scelte, strutture e decisioni ben definite; come in una macchina da guerra, tutti hanno compiti precisi da svolgere per la messa in scena di quello straordinario spettacolo che prende il nome di concerto.

Nel libro maggiore attenzione è posta alla scaletta che si esegue durante lo “show”, su cosa porta a scegliere un brano piuttosto che un altro. Si parla di chi sta dietro le quinte, di chi accanto a Vasco fa tremare il palco, segue la trattazione dei suoi primi successi, i tour e i progetti futuri.

In questo straordinario diario non poteva mancare la componente emotiva;  Molina, con particolare abilità nel lasciar raccontare Blasco, dà il via a coinvolgenti periodi nei quali il cantautore, sempre un po’ schivo a raccontarsi, accenna al suo stato d’animo: emozionanti le righe che parlano di Claudio Golinelli, detto Il Gallo, il suo storico bassista, definito insostituibile, Vasco dice: “Il Gallo è davvero quello che tiene lì anche me” una frase innocua, ma che fa perdere un battito al cuore nei suoi fan, perché sono loro il boato emotivo di ogni concerto.

Come una doccia fredda, ma forse attesa, arriva il racconto di un uomo, un uomo fragile che ha inventato un proprio linguaggio: un corpo a corpo con il suo pubblico, nel tentativo di stare sempre occhi negli occhi, nell’incapacità di far passare per vere menzogne, ed è questa la forza di Vasco Rossi: la sincerità, il mostrarsi nudo e senza filtri davanti al suo “popolo”.

Vasco è come la voce della coscienza, canta, ti parla di ciò di cui hai bisogno, le sue note insegnano a farti guardare con occhi diversi i problemi, con lui impari a mediare senza distruggere le tue idee, perché come afferma i miglioramenti arrivano quando riesci a sederti con altre persone; quando arrivi a capirti con gli altri, quando ti sforzi di andare d’accordo, di condividere regole comuni.

Il cantautore non si è mai definito un maestro di vita, ma per il suo “popolo” lo è; lui che senza inibizioni canta di emozioni che spesso non si ammettono, di quei sentimenti profondi che tormentano, di quella realtà che ci va stretta e di quella continua guerra contro noi stessi, e incita con naturalezza e con piena attenzione dei suoi fan a mettere in ordine questo caos, perché a volte basta fare un passo indietro e provare a guardare il tutto con un minimo di attenzione per capire, basta solo guardare attentamente senza mai tradire la verità.

Non è semplice raccontare Vasco, non lo si può schematizzare perché per i fan, per chi lo segue, lui va oltre una nota steccata. Per chi lo ama non importa se riempie gli stadi con trecentocinquantamila persone, è irrilevante sapere che lui è il “re degli stadi”, colui che batte i record mondiali, le sue parole, le sue canzoni oltrepassano le luci del palcoscenico, sono adrenalina pura, sono le farfalle nello stomaco, sono un nodo in gola e lacrime che scendono incontrollate.

Perché Vasco è amore, libertà, voglia di farcela.

Vasco è una sensazione che pulsa sotto pelle, un’emozione che non si dimentica. Rossi ti accompagna nei momenti più bui e ti fa gioire in quelli felici. Lui dà coraggio.

Da fan mi è impossibile concretizzare cosa rappresenta questo eccellente artista, è inverosimile descrivere i suoi concerti o il mal di pancia che arriva appena si accendono le luci, ma vi posso assicurare che il caldo, la fatica, la corsa per arrivare ai cancelli è ricompensata nel vederlo lì, sul palco, per voi.

Come definisco questo libro “uno spettacolo rock… potente”, come direbbe Vasco “Praticamente Perfetto”.

 …Diario della ricerca…della risalita

Diario dello sforzo di ritrovare la strada, la maniera, il motivo. L’energia…

Diario di una vita vissuta tra esasperazione e disperazioni

Diario della vittoria o della perdita

Diario di un bel casino                      (1 Febbraio 1995. Diario di Bordo)

Materiale fornito dalla casa editrice

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