Recensione: “Un debito di sangue” di Brenda Novak

Cari lettori se avete amato la trilogia Alaska non potrete non farvi coinvolgere da questo nuovo thriller che ha nulla da invidiare ai precedenti. La Novak si conferma bravissima a scrivere libri ricchi di colpi di scena e di personaggi brillanti quanto originali.

Un debito di sangue

 Brenda Novak

Editore: HarperCollins Italia
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 21 maggio 2020
Pagine: 384 p., Rilegato
EAN: 9788869057830

Recensione a cura di Antonella Punziano

Per più di un anno, Sebastian Costas ha cercato di scoprire la verità dietro l’omicidio della sua ex moglie e di suo figlio. Nonostante le prove dicano il contrario, infatti, è convinto che il secondo marito della donna, un poliziotto, abbia commesso entrambi i delitti e che poi abbia inscenato la sua stessa morte, così segue le sue tracce fino a Sacramento. Ed è qui che conosce Jane Burke, un’investigatrice privata. Jane è stata sposata con un serial killer e da cinque anni sta tentando di ricostruire la propria vita. Sebastian potrebbe essere l’occasione giusta per ritrovare la felicità… Ma anche l’uomo che stanno cercando è sulle loro tracce. Per lui è una battaglia personale, che è deciso a vincere. Costi quel che costi. Brenda Novak ci regala un’avventura mozzafiato, un intrigante gioco di specchi, in cui preda e cacciatore si confondono, fino all’ultimo respiro.

Per chi ha avuto modo di leggere la Novak sa che lei è una garanzia e anche questa volta non ci delude. Era chiamata ad un compito difficile, quello di confermare la sua bravura scrivendo un libro che fosse all’altezza di una trilogia che ha appassionato moltissimi lettori, e lei non si è tirata indietro.

I protagonisti di questa nuova avventura rispecchiano i personaggi dei suoi libri precedenti: non ci sono eroi ma persone che, nello loro squisita umanità, ci ricordano che superare il dolore e sconfiggere il male è possibile.

Nessun poliziotto eccezionale in questo nuovo libro della Novak ma protagonista indiscussa è una mamma, Jane, che alla soglia dei 40 anni si ritrova dover mettere da parte un passato doloroso e mostruoso, in un certo senso, e ad iniziare la sua attività di collaborazione con un’agenzia investigativa che l’ha assunta proprio perché vittima di violenze.

Oliver Burke era morto, ma il ricordo di ciò che aveva fatto quando erano marito e moglie la faceva ancora rabbrividire. Era bravo a dividere la sua vita alla luce del sole dal lato oscuro della sua mente e delle sue azioni, così bravo a recitare il ruolo dell’uomo qualunque, per non essere sospettato, da aver ingannato tutti fino alla fine, anche lei. Era proprio questa la sua marcia in più, il motivo per cui era diventata una collaboratrice di insieme. Poteva dare un contributo prezioso che nessuno avrebbe potuto offrire. Lei sapeva come ragionava uno psicopatico, come si comportava, quanto potesse essere furbo, subdolo e manipolatore.

Non è facile per Jane conciliare un lavoro così impegnativo con i segni di un passato che si porta ancora dentro, ma deve farlo non solo per ridare un senso alla sua vita ma per riscattare un debito con il quale ha ancora un conto in sospeso.

Per fortuna non sarà sola, anzi questa sua prima indagine sarà l’occasione per dare una scossa a qualcosa che da tempo aveva messo da parte, i suoi sentimenti.

Due giovani ragazze di colore sono misteriosamente scomparse e la sorella, preoccupata, decide di rivolgersi ad un’agenzia privata, quella appunto di Jane che, in questo momento si trova sola perché le colleghe sono impegnate in una missione in un altro paese. Non le resta che farsi coraggio ed iniziare da sola l’indagine, la sua prima indagine.

Jane Burke sapeva riconoscere al volo un’opportunità con i fiocchi quando le si presentava davanti […] Era sicura che quel momento fosse arrivato: la sua cliente ideale aveva appena varcato la soglia. Mi hanno detto che lei avrebbe potuto aiutarmi” esordì la ragazza di colore, bassina e molto in carne, ferma sulla porta dell’ufficio di Jane […] “sono venuta per le mie due sorelle. Sono scomparse tre settimane fa”.

La sua strada finisce per intrecciarsi con quella di Sebastian Costas, un impiegato di banca, alla ricerca di giustizia: pochi anni prima la sua ex moglie e suo figlio sono stati brutalmente assassinati dal compagno di lei, nonché poliziotto, che si sarebbe poi suicidato. Sebastian però non cede a questa versione, anzi è convinto che Malcom, così si chiama l’uomo, sia ancora vivo, così prende un’aspettativa e si mette alla ricerca dell’uomo. Le sue speranze si fanno man mano certezza quando viene contattato da una ragazza con cui Malcom aveva una relazione da ragazzo. A Sebastian non esta che recarsi a Sacramento per stanare l’omicida e pareggiare finalmente i conti.

Ossessione? Era diventata davvero un’ossessione la sua caccia? Forse sì. Un uomo non mollava di colpo una vita come la sua, a meno di non essere ossessionato da qualcosa. Era uno dei migliori esperti di investimenti bancari di New York e guadagnava più di mezzo milione di dollari l’anno, prima che la sua ex moglie e suo figlio venissero assassinati. Da allora il suo chiodo fisso era trovare il colpevole.

Cosa hanno in comune le due indagini? Al lettore l’onore di scoprirlo!

Ma questo libro non è solo in thriller avvincente impreziosito da un’appassionata storia d’amore ma anche l’occasione per affrontare temi impegnativi quanto delicati come lo sono la violenza alle donne ed il razzismo. E la scrittrice ci riesce davvero molto bene: Jane è una donna che porta ancora dentro le conseguenze della violenza del marito, fragile e forte allo stesso tempo, ma con percorso lungo alle spalle ed un altrettanto incerto davanti. La vergogna dell’umiliazione, i sensi di colpa, la ricerca di un senso, la paura di lasciarsi andare tipici di chi è stato vittima emergono prepotentemente dal suo personaggio e ne fanno il simbolo di chi non vuole arrendersi ai soprusi.

La Novak è molto brava a delineare il suo personaggio, mettendolo a nudo con tutte le sue sfaccettature e per questo molto convincente agli occhi del lettore.

La scrittura è scorrevole ed il ritmo incalzante, ricco di suspence e colpi di scena.

Una lettura piacevole che concilia egregiamente il bisogno di relax e di adrenalina dei lettori più esigenti.

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