Evento: Lettura condivisa “Una ragazza cattiva” di Alberto Beruffi

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Alberto Beruffi nasce a Castel Goffredo, alle porte della splendida Mantova. La simpatia per Gandalf, Hari Seldon e Sherlock Holmes, gli infonde la passione per la scrittura, che gli permette di cimentarsi nella stesura di canzoni e racconti. Lo scrittore mantovano è, infatti, un appassionato di musica e riverserà anche questa sua passione nel romanzo d’esordio, ormai un successo, Una ragazza cattiva.

Si è chiusa lunedì 19 ottobre la lettura condivisa del libro Una ragazza cattiva e si è tenuto il conseguente incontro con l’autore Alberto Beruffi sulla nostra pagina Facebook.

Discrezione e gentilezza, è quanto ha mostrato di sé Alberto Beruffi, durante la discussione su Una ragazza cattiva, accogliendo le critiche e abbracciando con modestia i complimenti.

Una delle prime lodi, fa riferimento all’abilità della penna dell’autore, nel celare bene fino alla fine l’identità del colpevole.

Personalmente mi è piaciuto moltissimo, mi ha coinvolto subito dalla prima pagina. Una lettura piacevole resa anche dal fatto che i capitoli sono brevi e rende tutto molto scorrevole. Sicuramente avvincente e fino alla fine non si riesce veramente a capire il colpevole.

🙂

Grazie del giudizio. Per il colpevole, alcuni lo indovinano, altri no. Il titolo aiuta  Ma alla fine le cose da indovinare e i colpi di scena sono volutamente diversi e prescindono anche dal colpevole. Per i capitoli, felice che siano piaciuti. Li preferisco da sempre così, non troppo prolissi.

Beruffi convoglia nel romanzo le sue passioni, tra cui quella per la musica.

Coinvolgente e per nulla scontato complimenti all’autore. Personaggi di spessore e bella l’idea di separare visibilmente i capitoli del passato da quelli del presente. Alberto Beruffi quanto la tua passione per la musica ti ha aiutato nella stesura del libro?

Nella prima stesura i capitoli avevano due caratteri diversi, ma soprattutto con gli ebook non è fattibile, per cui mi sono dovuto inventare il modo per differenziarli e ho pensato alle due tipologie di numeri. Mi fa piacere che sia piaciuta l’idea, e grazie per i complimenti. La musica mi ha aiutato, certo. C’è molta musica nel romanzo, non solo nella trama, ma anche come accompagnamento alle vicende dei protagonisti. Amo la musica, amo comporre e suonare e volevo che nel romanzo avesse un ruolo principale. Non è stato comunque facile scegliere le canzoni, e le mie conoscenze hanno aiutato perché trovarle nella giusta sequenza è stato impegnativo. Ma la musica ha avuto anche un altro ruolo. La ascolto quando scrivo e mi aiuta a trovare l’ispirazione.

Le critiche non sono mancate.

Non è che mi sia piaciuto granché vedrò di rileggerlo più avanti forse non ero io nel momento giusto per prenderlo in considerazione.

Ho letto anche un tuo precedente commento, in cui parlavi di argomenti che ti colpivano e posso capirti. Spero che in futuro magari possa piacerti di più, e altrimenti spero nel prossimo.

Quando il libro piace, i lettori sperano ci sia un seguito.

Il libro mi è piaciuto molto e mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine. Visto il finale sorprendente e inaspettato spero ci sia un seguito.

🙂

In effetti avevo in mente di fare il seguito, e il finale lo prelude. C’è anche l’idea che il primo fosse più “italiano” e il secondo, pur se ancora ambientato in Italia, fosse più internazionale. E sto lavorando per questo. Poi ormai le idee sono anche per più romanzi, ma una cosa per volta  Grazie per i complimenti e sono contento che ti abbia tenuta incollata alle pagine. E’ quanto spero di riuscire a provocare quando scrivo.

Ancora omaggi, con qualche perplessità che comunque non preclude un bel voto.

Il libro mi è piaciuto, la trama è ben orchestrata e la scrittura è scorrevole. Ho trovato interessante lo svilupparsi della trama su diversi piani temporali e ho apprezzato il revival degli anni ’80 che mi ha riportato agli anni della mia gioventù. A mio parere, però, la quantità di personaggi che porta a dover tornare indietro e rileggere per riuscire a focalizzare mi impedisce di dare una promozione a pieni voti. A questo esordio dò un 7, ma non mi fermo mai alla prima impressione. I margini per migliorare ci sono tutti, leggerò quindi volentieri altro di questo autore.

🙂

Grazie per i complimenti. Il numero di personaggi era giocoforza legato all’ambientazione liceale. Ma posso capire la critica. Il motivo per cui a un certo punto ho messo un elenco è proprio per aiutare a districarsi. E ho anche fatto una classe da 14, e non da 20 

Un giudizio sulla interezza del libro.

Metto il mio giudizio anche io, per me il libro va aldilà del semplice giallo, della semplice storia poliziesca, della quasi scontata, nel senso è riscontrabile in quasi tutti i libri del genere, storia d’amore che nasce nelle indagini. Per me il libro è prima di tutto un inno alla musica, si denota la conoscenza della materia da parte di Alberto Beruffi ed è questo che rende unico, particolare e diverso il libro da tutti gli altri gialli che ho letto. Ti rinnovo i miei complimenti.

😀

Grazie Benedetto. Alla fine, come dici tu, non è che si possa inventare molto di nuovo nella trama principale. C’è sempre un morto, o più di uno, una indagine etc. Il rapporto “d’amore” ha un motivo, e il legame è il preludio perché ci sia un seguito. Senza di quello, senza l’amore, lei ora sarebbe morta. Ma, come hai scritto, l’intelaiatura del romanzo è la musica. L’idea del legame con le canzoni non mi risulta che sia mai stato fatto, ed è il motivo per cui prima di inviarlo da qualsiasi parte l’ho depositato in SIAE. Temevo che mi si rubasse l’idea  Poi ho voluto mettere riferimenti sparsi nei capitoli, palesi o nascosti. Perché mi piaceva l’idea che in ogni capitolo ci fosse qualcosa di musicale. E perché io nasco prima cantautore che scrittore. E la musica è con me da sempre. Come ho fatto dire a Fulvio, “la musica è la magia che ci è concessa in questo mondo”.

Un confronto decisamente interessante quello con Beruffi, che ci ha permesso di conoscere meglio l’autore e la sua opera: è inutile dire che siamo assolutamente impazienti di leggere il seguito di Una ragazza cattiva.

Complimenti Alberto Beruffi e che il successo sia sempre con te.

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