Recensione: “Il sigillo del cielo” di Glenn Cooper

Buongiorno lettori!!!!! Il romanzo che vi consigliamo oggi conduce tra cielo e terra, tra passato e presente, in  un’avventura piena di suspence sulle tracce di un’antica, misteriosa pietra. Un sigillo che separa il bene dal male. Il sigillo del cielo.

Il sigillo del cielo

Glenn Cooper

Traduttore: Barbara Ronca
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 10 giugno 2019
Pagine: 391 p., Rilegato
EAN: 9788842929147

Recensione a cura di Chiara Mearelli

Mosul, 1095. Daniel Basidi è un uomo di fede. Eppure teme che stavolta il Signore abbia caricato un fardello troppo grande sulle sue spalle. Per anni ha cercato di mettere il suo dono al servizio degli altri. Ma quest’ultima rivelazione, terribile e sublime, non può essere condivisa con nessuno, perché è troppo pericolosa. Daniel deve portarla con sé nella tomba. Iraq, 1989. Hiram Donovan è un uomo di scienza. Eppure, quando tocca quella pietra sepolta nella sabbia, si sente come pervadere da una corrente elettrica. E ha paura. Infrangendo la legge e i suoi stessi principi morali, Hiram sottrae l’oggetto dallo scavo e lo spedisce alla moglie, in America. Sarà l’ultima cosa che farà prima di morire. New York, oggi. Cal Donovan è un uomo d’azione. Eppure, non appena riceve la notizia che sua madre è stata uccisa, si sente crollare la terra sotto i piedi. All’apparenza sembrerebbe un furto andato male, se non fosse che in casa non manca nulla. I presunti ladri hanno messo a soqquadro ogni stanza, senza prendere né gioielli, né quadri, né contanti. Che cosa cercassero, Cal lo scopre dopo qualche giorno, in una scatola da scarpe nascosta in fondo a un armadio. Un pacco ancora sigillato che suo padre aveva mandato dall’Iraq trent’anni prima. All’interno, c’è l’ossessione che ha tormentato avventurieri e imperatori, il segreto per cui hanno dato la vita santi e ciarlatani, la minaccia che deve restare sepolta, per il bene del mondo. E ora tocca a Cal proteggerla. A ogni costo.

Hiram Donovan è un affermato archeologo. Ha appena fatto una scoperta che gli sembra interessante: un disco d’ossidiana levigato a specchio. Contravvenendo alle proprie abitudini e ad un’etica consolidata, lo studioso nasconde il reperto. Ne intuisce un potere che non è puramente scientifico.

Pochi giorni dopo Hiram, per quella pietra, verrà brutalmente ucciso: ad ereditare l’onere di trovare la verità su quel reperto e sulla morte del padre sarà suo figlio, Cal Donovan. In un altro continente e dopo oltre trenta anni.

Si apre così questo avvincente, imperdibile romanzo di Glenn Cooper.

Svolgendosi su tre piani temporali distinti e nella doppia dimensione dell’umano e del divino, la narrazione subisce continue svolte e rovesciamenti. Il trait d’union è una misteriosa e temibile pietra d’ossidiana, specchio esoterico del mondo celeste, ma più fortemente di vicende e protagonisti terreni. Attraverso di lei scopriamo i personaggi di un palcoscenico ricco, con una trama fortementente intrecciata attraverso arabeschi storici e componenti esoteriche. Non è facile distinguere se il regista appartenga a quel piano celeste che attraverso la pietra si esprime, oppure a quello terreno che insiste ad evocarne il potere, trovando, nella ricerca di una giustizia spicciola, la manifestazione di ulteriori, universali torti. O quanto gli uomini siano artefici del proprio destino o ne subiscano, in realtà, gli effetti prefissati.

“Non aveva mai capito da dove arrivasse la voce. Dalla superficie della sfera? Dall’aria? Dall’interno della sua testa? Poco importava. Ciò che importava era che in quel momento la sentiva e riusciva a comprendere ciò che diceva, perché parlava la lingua che lei aveva appena usato.

Ti stavo aspettando.

«Davvero?» chiese Eve.

Ho un messaggio.

«Sono pronta ad ascoltarlo.»

Un uomo ti cercherà molto presto.

«Che uomo?»

Avrete uno scopo in comune.

«Quale scopo?»

Il mondo così come lo conosci è immerso nella grazia della luce di Dio. Ma è un mondo in equilibrio su un filo sospeso su un abisso infinito. E sappi questo: un male inimmaginabile sta per giungere a voi. E minaccia di gettare la sua ombra oscura su tutto ciò che conosci. Il tuo mondo è destinato alla luce o alle tenebre? Non posso dirlo. Conosci la ragione per cui sei diventata una veggente?

«No.»

La ragione è questa

Particolarmente abile è l’autore a non oltrepassare mai il confine dell’inverosimile e a riportarci alla realtà di un mondo che conosciamo bene, dopo averci condotto in quello che non conosciamo. La storia si mantiene coerente e vicina, verosimile, ma soprattutto coinvolgente. E ci lascia forse un messaggio più profondo: quel sigillo, che viene infranto a liberare un potere arcano, può essere trovato, scavando, nell’anima di ognuno di noi.

“Lei sa cos’è la guerra? Non quella alla televisione. Intendo, l’ha mai vissuta veramente? Scommetto di no. Io sì, invece, quando gli americani hanno invaso l’Iraq. È morta tanta gente, compreso mio figlio. Ma tanta gente muore in guerra, e noi lo accettiamo, anzi, le dirò di più: quella era una guerra giusta. Saddam era un mostro. Anche i suoi genitori sono morti in guerra.»

«Ah, sì? E che guerra sarebbe?»

«La guerra del bene contro il male, professore. Una guerra eterna.[…] »”

All’equilibrio narrativo contribuisce la scelta dei personaggi, la loro caratterizzazione, il bilanciamento tra gli elementi positivi e quelli negativi, anche se il finale, di sicuro impatto, lascia intendere la vittoria di una forza sull’altra… e non svelerò quale. Ciò che vince senza alcun dubbio è questo romanzo, al quale il lettore si trova legato senza soluzione di continuità dall’incipit all’epilogo. Fortemente consigliato.

GLENN COOPER

È uno straordinario caso di self-made man. Dopo essersi laureato con il massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. Oggi è presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. 
La biblioteca dei morti è il suo primo romanzo; è stato venduto in 22 Paesi e salutato dal Bookseller come «il debutto più atteso del 2009». La quadrilogia della Biblioteca dei Morti prosegue con Il libro delle anime (2010), Il tempo della verità (Nord 2012) e I custodi della biblioteca (2012). 
Dannati, primo capitolo di La trilogia dei Dannati, esce nel 2014, seguito da La Porta delle Tenebre (2015) e L’invasione delle Tenebre (2015). 
La sua terza trilogia si compone di Il segno della croce (2016), Il debito (2017) e I figli di Dio (Nord 2018).
Altri romanzi indipendenti sono La mappa del destino (2011), Il marchio del diavolo (2011), L’ultimo giorno (2012), Il calice della vita (2013) e Il sigillo del cielo (2019).

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