Recensione: “La borsa” di Solène Bakowski

Cari colleghi, appassionati lettori come me, vi racconto il giallo “La borsa” edito dalle edizioni le Assassine, per me, il miglior biglietto da visita per questo romanzo.

La borsa

Solène Bakowski

Traduttore: Rosalba Sabatini
Editore: Le Assassine
Collana: Oltreconfine
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 28 febbraio 2018
Pagine: 224 p., Brossura
EAN: 9788894979015

Recensione a cura di Laura Pari

https://edizionileassassine.it/libri/la-borsa/

In piena notte una donna se ne sta tutta sola davanti al Pantheon e stringe tra le braccia una borsa. La donna è Anna-Marie Caravelle. Quando, ventiquattro anni prima, Monique Bonneuil decide in gran segreto di tenere con sé quella piccola dall’enorme voglia color vinaccia sul viso, non immagina di certo il mostro che avrebbe ospitato sotto il suo tetto e che lei stessa contribuisce a creare, tenendola segregata per anni, nel piccolo appartamento. La ragazza, spinta dai suoi demoni e perseguitata dal suo passato, comincerà infatti a uccidere, “dapprima poco e poi sempre di più”, un modo per regolare i conti con la vita che fin dall’utero materno non le ha mai sorriso. Questa è dunque la storia di Anna-Marie Caravelle. Ma che ci fa ora inginocchiata in piena notte nel centro di Parigi? E che cosa contiene quella borsa misteriosa che sembra custodire come un tesoro?

“Ai grandi uomini la patria riconoscente.”

Oggi, Parigi, Pantheon, notte fonda, una donna e una borsa verde che giace ai suoi piedi.
Circa 24 anni prima, Élise, giovane ventiseienne, dal forte carattere e che sa quello che vuole dalla vita, sposata con Frédéric Caravelle, il cui rapido tempismo del matrimonio ha portato alla definitiva rottura dei rapporti con la famiglia d’origine, aspetta una bambina.
Anna-Marie Caravelle, “Anna perché era carino e Marie per via della Santa Vergine”, la protagonista, una bimba dai capelli rossi e con una voglia color vinaccia in viso.

“Mi chiamo Anna-Marie Caravelle. Ho quasi 14 anni. Ieri ho ucciso. 
Sono un’emarginata, senza un’esistenza ufficiale, senza un’identità verificabile, senza niente. […] 
La mia colpa é stata solo di non avere fortuna. Sono una paria come ne esistono a migliaia, e sono sola fin dall’inizio, o quasi. Ho fatto scelte contestabili, ma mai contestate. Allora ho continuato. Vi sembrerò spaventosa, eppure non sono un mostro. Diciamo che sono fatta al contrario, una reazione verso tutto.”

Con un linguaggio molto diretto, tagliente, e a volte, anche un po’ crudo, attraverso la nascita, l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta, la storia della ragazza viene raccontata, e, affrontando la lotta contro i suoi demoni, si comprendono le ragioni che l’hanno resa l’assassina che è diventata. 

Ma la domanda che più incuriosisce e spinge il lettore, fin dal primo sguardo alla copertina, a farsi rapire da questo libro, é: cosa ci sarà dentro la borsa verde?

La descrizione dei luoghi è piuttosto sommaria, così come quella delle caratteristiche estetiche dei soggetti che non è troppo dettagliata, vengono invece, trattati con particolare attenzione gli aspetti psicologico emozionali di tutte le figure, ma sempre, da corollario alla protagonista, per consentire di mettere in luce ogni sfaccettatura della sua complessa personalità.

La narrazione avviene sempre in prima persona dal soggetto principale, che, quasi come se scrivesse un diario e/o una confessione, racconta tutta la sua esistenza, descrivendo, oltre ai fatti e alle situazioni anche tutti i sentimenti e le sensazioni da lei provate e che la portano a reagire alla vita e al mondo, prendendo delle decisioni che avranno delle conseguenze su di lei e sugli altri.

“Ecco come da bambina solitaria ma contenta, non avara di sorrisi anche per un niente, mi trasformai in una spaventosa ragazzina taciturna, cinica, maligna. […] Non camminavo più, strisciavo nella vita come un serpente malefico.”

Il ritmo, é quello tipico del giallo, veloce ma che non corre e a tratti riflessivo.  Si passa da azioni e pensieri affrontati con calma, che spesso si rivelerà solo apparente, a epiloghi di situazioni frenetici e concitati.

Scrittura impeccabile, capace, con le sue dirette descrizioni, di creare nitide immagini di situazioni nella mente di chi lo sta leggendo, suscitando in maniera vivida le sensazioni che in quel momento la scrittrice vuole trasmettere. 
Un Thriller forte, in grado di evocare le paure e i sentimenti legati alla sfera affettiva e di ricordare che siamo quello che viviamo.

Un racconto intenso da leggere tutto d’un fiato!

Materiale fornito dalla Casa Editrice

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