Recensione: “La nostra casa è in fiamme”

La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico

Greta Thunberg,Svante Thunberg,Beata Ernman

Traduttore: S. Canavero A. Stringhetti T. Albanese

Editore: Mondadori

Collana: Strade blu

Anno edizione: 2019

In commercio dal: 9 aprile 2019

Pagine: 228 p., Brossura

EAN: 9788804717188

Recensione a cura di Rossana Bizzarro

Greta Thunberg ha parlato chiaro ai grandi del mondo e ha iniziato così la sua battaglia contro il cambiamento climatico, convinta che «nessuno è troppo piccolo per fare la differenza». Lo “sciopero della scuola per il clima” di una solitaria e giovanissima studentessa davanti al parlamento svedese è diventato un messaggio globale che ha coinvolto in tutta Europa centinaia di migliaia di ragazzi che seguono il suo esempio in occasione dei #Fridaysforfuture. Greta ha dato inizio a una rivoluzione che non pare destinata a fermarsi, una battaglia da combattere per un futuro sottratto alle nuove generazioni al ritmo furioso dei 100 milioni di barili di petrolio consumati ogni giorno. La nostra casa è in fiamme è la storia di Greta, dei suoi genitori e di sua sorella Beata, che come lei soffre della sindrome di Asperger. È il racconto delle grandi difficoltà di una famiglia svedese che si è trovata ad affrontare una crisi imminente, quella che ha travolto il nostro pianeta. È la presa di coscienza di come sia urgente agire ora, quando nove milioni di persone ogni anno muoiono per l’inquinamento. È il «grido d’aiuto» di una ragazzina che ha convinto la famiglia a cambiare vita e ora sta cercando di convincere il mondo intero.

“Non voglio la vostra speranza. Voglio che proviate la paura che io provo ogni giorno. Voglio che agiate come fareste in un’emergenza. Come se la nostra casa fosse in fiamme. Perché lo è.”

Greta Thunberg è una giovane studentessa che ha iniziato una battaglia per la salvaguardia del pianeta, nello specifico, per la salvaguardia del clima.

L’obiettivo di questa giovanissima ragazza è spingere i media a parlarne, in modo da prendere provvedimenti, cambiare le abitudini ormai radicate da tempo e far sì che i politici si diano da fare mettendo in pratica soluzioni che possano migliorare la situazione.

Non si può più chiudere gli occhi ed indugiare: la nostra casa è in fiamme e bisogna fare subito qualcosa.

La gestione da parte dei media della crisi climatica e della sostenibilità è disastrosa. Le questioni fondamentali per l’umanità si riducono nel migliore dei casi ad articoli isolati, trafiletti o servizi relegati in sezioni tematiche, mentre i quotidiani cartacei e i siti di informazione cedono alle lusinghe dei reportage di viaggio, dei consigli per lo shopping e delle recensioni sui motori.

Alla radio e in televisione dominano perlopiù i dibattiti, in cui si discute e basta.

Mancano i manifesti. Mancano le edizioni straordinarie dei telegiornali. Mancano le sedute d’emergenza. Manca una formazione specifica per tutti.

Il libro inizia riportando i discorsi più importanti che Greta ha pronunciato nelle sue varie manifestazioni. In particolare colpisce la sua sicurezza, la sua determinazione, la sua voglia di cambiamento.

La nostra casa è in fiamme è scritto dalla famiglia Thunberg e oltre alle problematiche legate al clima e all’ambiente, vengono affrontati temi molto delicati e particolari: l’autismo, i problemi legati all’alimentazione, la depressione, lo stress, il bullismo.

Emerge però anche l’amore per vita, per la natura, per il mondo circostante e per le persone care.

Sostenere la battaglia di Greta non è stato facile per i genitori, in effetti dalle pagine di questo sorprendente libro trapela tutta la loro preoccupazione e disperazione.

La difficoltà è data soprattutto dal fatto di trovarsi di fronte ad una realtà difficile da accettare, riguardante proprio le loro figlie: a Greta è stata diagnosticata la sindrome di Asperger, mentre a Beata il disturbo da decifit di attenzione/iperattività, l’ADHD.

Per quelli che, come me, ricadono nello spettro autistico, le cose sono sempre bianche o nere. Non siamo molto bravi a mentire e di solito non ci interessa molto partecipare al gioco sociale che sembra appassionare tanto il resto di voi.

Penso che, da molti punti di vista, noi autistici siamo quelli normali e che quelli strani siete voi.

Nonostante tutto però non si sono arresi, e hanno continuato tutti e quattro, guidati da Greta, la loro protesta.

La voce narrante di questo affascinante libro è quella di Malena Ernman, madre di Greta e cantante lirica di grande talento.

La sua penna è molto abile nel trascrivere tutto dettagliatamente: i luoghi, le persone, gli stati d’animo, le sensazioni, l’angoscia, la paura.

Il lettore è coinvolto nella narrazione fin dalla prima pagina, tanto che ad un certo punto si ritrova a provare le loro stesse emozioni e ad avvertire i loro stessi timori, intraprendendo mentalmente la loro stessa battaglia.

Greta è una ragazzina decisa, convinta delle proprie idee. Accusa gli adulti e la società odierna di basarsi solo sull’apparenza, senza rendersi conto della realtà circostante: le foreste distrutte dall’uomo, i mari inquinati, i ghiacciai che si sciolgono con una velocità allucinante.

Diamo priorità alla superficie anziché al contenuto, proprio come abbiamo imparato a fare: nascondiamo le nostre anomalie e la nostra debolezza. Ci concentriamo sulla strada davanti a noi e non guardiamo mai di lato.

La battaglia intrapresa da questa coraggiosa adolescente ha fatto sì che molti giovani si rendessero conto della crisi ambientale, portandoli ad organizzare, a loro volta, manifestazioni e proteste.

Attraverso uno stile ricercato, studiato, arricchito anche di termini tecnici, questo grandioso libro conquista talmente tanto il lettore, costringendolo quasi a leggerlo tutto d’un fiato, in quanto incapace di lasciare la lettura a metà.

La battaglia per l’ambiente è il movimento femminista più grande del mondo. Non perché in qualche modo escluda gli uomini, ma perché sfida quelle strutture e quei valori che hanno creato la crisi in cui ci troviamo.

La Madre Terra è pronta dietro le quinte.

Il sipario si alzerà da un momento all’altro.

Dobbiamo iniziare a parlare di come stiamo.

Perché adesso sta a noi.

Siamo noi contro l’oscurità.

Di bocca in bocca, di città in città, di paese in paese.

Organizzatevi.

Agite.

Prendete l’iniziativa.

È ora di andare in scena.

Materiale fornito dalla C E

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