Recensione: “Suite 405” di Sveva Casati Modignani, a cura di Rossana Bizzarro

Suite 405
Sveva Casati Modignani

Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 25 settembre 2018
Pagine: 504 p., Rilegato

Trama:
Un avvincente intreccio di destini in cui si rispecchia l’Italia di oggi, ancora divisa da contraddizioni e lotte sociali, ma unita da un profondo e assoluto bisogno di giustizia e amore.

Un’auto di lusso sfreccia nella notte lungo l’autostrada che collega Roma a Milano. A bordo c’è il conte Lamberto Rissotto, che possiede un’importante industria metallurgica e la dirige con sapienza, nonostante le difficoltà legate alla crisi economica del Paese. L’uomo ha fretta di rincasare per chiudere immediatamente ogni rapporto con la bellissima moglie Armanda, perché ha appena scoperto la sua ultima imbarazzante follia. A mitigare la cupezza del suo stato d’animo c’è il recente ricordo del fuggevole incontro con una sconosciuta «molto giovane, molto bella, di gran classe» che si è stupidamente lasciato sfuggire. Nella notte, un altro uomo viaggia lungo la stessa autostrada da Sud a Nord, solo, sulla sua utilitaria impolverata: è Giovanni Rancati, sindacalista. Ha percorso chilometri per incontrare gli operai che tanto ama, per condividerne le preoccupazioni e difenderne il futuro. A Milano l’attende la sua compagna, Bruna, che fa la parrucchiera e dopo anni di sacrifici è riuscita ad aprire un negozio tutto suo. Insieme vivono in un quartiere popolare, uno di quelli in cui le case di ringhiera mettono in piazza gioie e dolori di ognuno, una realtà in cui si fatica ad arrivare a fine mese e un sogno può costare i risparmi di una vita. Lamberto e Giovanni rappresentano due mondi opposti e lontani, ma le loro strade finiranno per incrociarsi, un po’ per necessità e un po’ per caso. Dal loro incontro nasce un avvincente intreccio di destini in cui si rispecchia l’Italia di oggi, ancora divisa da contraddizioni e lotte sociali, ma unita da un profondo e assoluto bisogno di giustizia e amore.

RECENSIONE: 
Come tutti i romanzi della Modignani, anche Suite 405 mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine anche per quell’alone di mistero che vi ritroviamo. L’autrice tratta di temi molto attuali quali la perdita di lavoro, le difficoltà di molte famiglie di arrivare a fine mese e il sogno dei giovani di avere finalmente una stabilità economica. Il romanzo è ambientato a Milano e i due protagonisti maschili, il grande industriale Lamberto da una parte e il sindacalista Giovanni dall’altra, ci vengono presentati attraverso il “viaggio di ritorno” che entrambi fanno nel cuore della notte per ritornare nelle rispettive abitazioni ma con una grande differenza: Lamberto vi ritorna amareggiato e deluso e impaziente di affrontare la moglie Armanda, Giovanni invece, pieno di amore per la sua compagna Bruna e contento ma anche preoccupato per i suoi operai. D’altronte a lui mi sono affezionata da subito perché sempre pronto ad aiutare gli altri e con un cuore grandissimo. Anche in Suite 405 troviamo il tratto distintivo della Modignani, ovvero distribuisce in ugual misura ,tra i suoi personaggi, colpi di fortuna e disgrazie. Non si serve di “paroloni” per incollarci al suo libro, al contrario, il linguaggio è fluido, scorrevole, con una descrizione dei particolari e anche dei sentimenti, tant’è vero che spesso mi sono ritrovata a provare anch’io ciò che veniva descritto.
Le vite dei vari personaggi, ricchi e meno ricchi, si incrociano tra di loro ma senza creare attriti perché ciò che vuole dirci l’autrice è che tutti, indifferentemente dalla classe sociale a cui si appartiene, sbagliamo, ci rialziamo, amiamo, soffriamo….
Per cui, se in queste serate autunnali vi va di leggere qualcosa che parli di amore, amore quello vero ma che sia anche una lettura piacevole, leggera e non troppo impegnativa, ve lo consiglio perché so che non deluderà neanche voi.

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