Cari appassionati lettori,
quanti di voi amano il fantasy? Quanti di voi desiderano farsi trasportare in una dimensione parallela in cui i quattro elementi sono delle forze vive governate dal Sole? Quanti di voi desiderano lasciarsi andare tra le pagine di un romanzo che ben sa mixare avventura, immaginazione, ricordo e sentimento? Ecco, se state cercando questo, “Vitriol. Frammenti di un mondo” è il libro che fa per voi e che assolutamente non potete perdere.
Nelide
Vitriol. Frammenti di un mondo
Antonella Giacona
DATA PUBBLICAZIONE: 6 Settembre
EDITORE: Elpis
Recensione a cura di Nelide
Questa storia inizia dalla fine.
Alice si trova a metà tra due mondi: il nostro, al quale lei appartiene, e la dimensione elementale, in cui i quattro elementi sono delle forze vive, governate dal Sole.
Nella dimensione elementale c’è appena stata una guerra e Alice si ritrova seduta sul prato, mentre tutto tace, con un corpo evanescente che avrebbe dovuto evitarle qualunque ferita.
Sta ancora tentando di calmare le proprie emozioni, di comprendere quello che è davvero successo, quando riceve un ciondolo d’ambra e, insieme a questo, un ruolo importante: raccontare la storia che ha
vissuto.
A quel punto, non potrà fare a meno di assecondare quel qualcosa dentro di lei che ama le storie. Leggerle, scriverle, tutto.
Inoltre, vuole che gli altri sappiano della guerra, della vittoria. Gli altri: gli esseri della dimensione elementale che vivono indisturbati nel nostro mondo.
Alice non sceglie di inventare una storia, ma di viverla.
Attraverso frammenti di un mondo.
La guerra è finalmente finita. È seduta contro il tronco di un albero, i corpi che non sono stati polverizzati dalla morte, sono sparsi per tutta la valle. Il respiro è ancora affaticato, rapido, nonostante stia cercando di calmarlo. Il suo corpo evanescente è ferito, non è riuscito a proteggerla dagli attacchi, dal male. Un ciondolo ricevuto in dono da Aither; un esagono color miele agganciato ad una catena d’argento fatto in modo che possa ospitare un frammento di ricordo al suo interno è custodito tra le sue mani. Perché attraverso questo è possibile rivivere, assaporare i rammenti di altre persone, di altri luoghi e tempi. E quando lei consentirà a questo di trasmetterli, ecco che si attiverà, destinandola di quel dono così prezioso e inaspettato.
«La guerra è finita da poco, ma non so come, ha avuto il tempo per pensare a tutto. Lei è sempre, qualsiasi cosa faccia, un passo avanti a me. È sempre stato così.»
Perché la guerra distrugge, perché la guerra spezza, perché la guerra per quanto prevedibile o imprevedibile che sia con la sua venuta ferisce il corpo e la mente, lacera rapporti, separa vite e vissuti. Ma la guerra è anche un lascito, un insegnamento. Un lascito che non può essere dimenticato, che non deve essere dimenticato anche quando quel mondo che ne è stato lo scenario del terrore verrà trasportato nell’altro mondo, quello della dimensione umana. E allora scrivi. Scrivi Alice e narraci di questo luogo, portaci con te in questo universo parallelo, parlaci di loro, di tutti loro, esci dal tuo guscio, trova quel coraggio.
«Ho accolto quell’idea come uno sconosciuto inaspettato e adesso è ancora qui: la mia mente la guarda, la lascia libera, ma io non riesco a decidermi. […] Ma… perché sì, invece? Voglio davvero scrivere un romanzo? Però… se posso aiutarli… Posso davvero mettere tutta me stessa, la mia storia e la loro… dentro a un libro? Se posso fare qualcos’altro per questo mondo… Era forse questa la storia che dovevo scrivere? Non esiste altro modo… Non per me.»
Alice si trova tra due mondi, quello umano in cui tutti noi abitiamo, e al quale appartiene, e quello della dimensione elementare, un luogo dove i quattro elementi sono vere e proprie forze vive che scandiscono i ritmi della vita e che sono governati dal Sole. Alice è chiamata a fare una scelta: scriverla o non scriverla quella storia? Il dono che ha ricevuto le permette di affrontare un vero e proprio viaggio atto a ricostruire ogni frangente di quel che è stato, ma ciò richiede forza e coraggio perché per farlo dovrà rivivere i ricordi di altre persone, ricordi che non sempre sono felici, ricordi che non sempre non sono dolorosi.
Tuttavia, scrivere questa storia è anche l’unico modo per informare gli esseri della dimensione elementare che vivono nel nostro mondo del conflitto che ha avuto luogo, del conflitto che ha avuto fine. È anche per questo che Alice decide di farla propria quella storia, una storia che non inventa ma che risorge con i frammenti partendo proprio da quello di Dorotea, un ricordo molto doloroso ma che la condurrà a ripercorrere i perché e a ricostruire un sentiero di cui anche il lettore, a sua volta, verrà a conoscenza. Talvolta scrivere sarà semplicissimo, altre volte sarà davvero difficile perché quel che la ragazza dovrà affrontare sarà talmente forte da non uscire più dalla sua pelle, dal suo corpo e dalla sua mente.
«Col cuore pesante, trafitta dalla consapevolezza che in ogni istante Meracus aveva rischiato la vita, andare a dormire mi sembra quasi innaturale. Però… la testa comincia a pulsare. Ora che sono uscita da questi ricordi, questi ricordi devono uscire da me.»
Quello delineato da Antonella Giacona è un universo magnetico, che ti cattura sin dalle prime battute e che non ti abbandona sino alla sua conclusione. Con una penna avvolgente, un’idea originale, personaggi solidi e ben costruiti, “Vitriol. Frammenti di un mondo” è semplicemente il romanzo perfetto per chi ama il fantasy perché gli ingredienti per la sua riuscita ci sono tutti.
È un romanzo che si trasforma, con un registro narrativo ben delineato che non teme di affondare in un altro, che è capace di rapire chi legge, tenendolo avvinghiato alla sua morsa, in questo mondo immaginifico e ammaliante, in ogni frangente.
L’opera è inoltre fortemente coinvolgete. Il conoscitore si sente protagonista, entra nella mente di Alice, rivive i suoi stessi dubbi, le sue stesse perplessità, ma anche la sua voglia di dar voce a chi questa voce non ce l’ha. È un libro che entra dentro, che trascina e non abbandona, nemmeno dopo la sua conclusione. Perché con la mente resti lì, brami e brami ancora di sapere come andrà, cosa succederà, come l’autrice evolverà le fila di questo capitolo della saga nei successivi.
Un elaborato che conquista, che affascina, che incuriosisce e che apre le fila a quella che sarà una serie tutta da scoprire e con grandi potenzialità.
L’autrice:
Antonella Giacona nasce a Palermo il 15 marzo del 1995 e dopo aver conseguito la licenza classica presso il Giovanni Meli ha intrapreso gli studi universitari presso il dipartimento di scienze e tecniche psicologiche.
È Alice nel Paese delle Meraviglie a condurla, sin da piccola, nell’universo della lettura. Nel crescere i suoi interessi letterari spaziano dal fantasy al classico alla filosofia ai saggi senza mai subire interruzioni. Inizia a scrivere racconti, più o meno lunghi, già in prima media e conclude il suo primo romanzo tra il quarto e il quinto anno di ginnasio, punto di partenza per Vitriol, la sua prima saga pubblicata da Elpis Editrice.
Materiale fornito dall’autore
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