Recensione: “Il segreto di Sarah” di Holly Seddon

Buongiorno lettori!
Oggi vi presento un thriller psicologico sapientemente costruito e dalle cui pagine difficilmente riuscirete a staccarvi:  “Il segreto di Sarah” di Holly Seddon.
Vi prometto un viaggio che stravolgerà le Vostre convinzioni portandovi ad un finale che mai vi aspettereste.

Il segreto di Sarah

 Holly Seddon

Traduttore: Valentina Legnani, Valentina Lombardi
Editore: Newton Compton Editori
Collana: Nuova narrativa Newton
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 2 gennaio 2020
Pagine: 332 p., Brossura
EAN: 9788822731746

Recensione a cura di Francesca Simeoni

In un quartiere periferico di Manchester c’è una casa silenziosa, apparentemente disabitata. Dall’esterno non si scorgono segni di vita, ma Robin Marshall vive lì dentro. Tormentata dall’ansia, piena di paure e ossessioni, Robin trascorre le sue giornate guardando fuori dalla finestra e spiando i suoi vicini. È sicura di non essere mai stata notata, ma un giorno qualcuno bussa alla sua porta. Sarah è la gemella di Robin, ma le due non si vedono da anni, perché le loro vite hanno preso strade molto diverse. Sarah ha ottenuto ciò che voleva: il marito che desiderava, un bellissimo bambino, una casa perfetta. Ma adesso che su di lei pende un’accusa terribile, deve assolutamente fare i conti con quanto è accaduto tanti anni fa. E per riuscirci, deve rintracciare la sua gemella. Ma Sarah non è l’unica persona intenzionata a ritrovare Robin. Quando le vite delle due sorelle si incrociano nuovamente, qualcosa di molto pericoloso si mette in moto…

Robin inspira l’aria soffocante con respiri esili, per poi buttarla fuori rapidamente. La polvere danza in un fascio di luce solare. Robin cerca di non pensare a quei piccoli granelli che le riempiono i polmoni, opprimendola…………..

Robin non è uscita ieri, e non uscirà di casa nemmeno oggi. E anche in caso di incendi e inondazioni, resterà in casa pure domani, proprio come ogni giorno degli ultimi anni. …. Trascorre le sue giornate camminando ogni giorno fino a quando il suo contapassi non raggiunge i diecimila passi giornalieri consigliati, guardando la televisione, sollevando pesi che, quando giacciono inutilizzati, ricordano tante lapidi metalliche, e navigando senza meta su Internet.

Robin è prudente e controllata. Risponde alla porta solo previo appuntamento. La spesa online che arriva fuori dagli orari previsti viene riportata in magazzino da corrieri irritati. I pacchi inattesi rimangono in giacenza. Presto ci saranno le elezioni, ma Robin non ha alcun interesse a discutere di politica con i dilettanti infervorati in completi da quattro soldi che si trascinano sulla sua soglia..”

Robin vive a Manchester, soffre di attacchi di panico che tenta di controllare imponendosi una ferrea routine fatta di gesti e pensieri ripetuti all’infinito, di passi che devono rigorosamente arrivare a diecimila ogni giorni, di contatti con l’esterno controllati preparati e organizzati sino allo sfinimento. Ha un unico svago, osservare la vita dei suoi vicini dalle finestre, protetta dall’oscurità e dalle mura della sua tana.

“..Mia figlia mi è stata portata via e non c’è nulla che io possa fare. Quattro giorni fa se n’è andata felice, con la mano in quella di suo zio, e quella è stata l’ultima volta che ho visto i suoi capelli dorati, i suoi occhi da cerbiatta e il suo nasino rosa. Violet mi salutava con la mano, sorridente e ignara, mentre io me ne stavo seduta al mio tavolo da pranzo, ad ascoltare accuse su accuse, senza alcun diritto di replicare..”

Sarah ha perso da poco la figlia e la sua famiglia, non comprende le ragioni di questa perdita che considera ingiusta ed intraprende un viaggio alla ricerca dell’unica sua forza, dell’unico punto fermo della sua vita: la gemella Robin, lei la aiuterà certamente a riavere tutto ciò che le è stato illecitamente tolto.

“Robin e Sarah vengono ancora considerate un’unica entità: le gemelle. Ma in realtà non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Bionda e castana; alta e bassa; composta e turbolenta.

Quando erano molto piccole, la loro madre Angela – Angie – le trattava come si fa spesso con i gemelli: stessi cappellini, vestiti e scarpe. Ma Sarah è sempre stata molto più alta e si è sempre comportata come se fosse molto più vecchia – praticamente fin dal primo giorno di vita – al punto che gli abiti identici non facevano che evidenziare ulteriormente le differenze tra le due sorelle. In alcuni casi, che ormai fanno parte della storia della famiglia Marshall, dei perfetti sconosciuti avevano persino dubitato che le ragazze fossero gemelle.”

Le protagoniste sono infatti due gemelle separate per scelte scellerate dei genitori e costrette a crescere da sole, ad affrontare la vita e le sue sfide senza la spalla rassicurante della loro metà, portando con sé ferite e dolori che ne condizioneranno la vita e il futuro.

Il romanzo racconta la vita delle due sorelle ed è abilmente costruito dall’autrice attraverso la sapiente alternanza tra lunghi flashback che ci raccontano la loro infanzia e la loro giovinezza – la storia della loro famiglia disfunzionale, della loro forzata separazione  e degli effetti che questa ha portato nelle loro vite -, la descrizione della vita da reclusa di Robin e il racconto in prima persona della strenua ricerca di Sarah per riavere ciò che le è stato – a suo dire- ingiustamente tolto.

I vari piani narrativi portano il lettore a scoprire piano piano chi è il buono e chi invece il cattivo, chi ha sbagliato e chi ha fatto le scelte giuste, non c’è un delitto o un assassino, ma crimini nascosti e subdoli criminali: chi vincerà alla fine?

Questo romanzo scorre tra le mani del lettore con una facilità che sorprende, l’autrice è abile nel lasciare indizi e nel inquinare le acque quel tanto che basta per afferrare per la gola il lettore e costringerlo tra le sue righe, sino al finale del tutto inaspettato ed inimmaginabile.

Personalmente questo può essere considerato uno dei migliori thriller che io abbia mai letto, sicuramente per l’originalità della trama, ma soprattutto per la maestria dell’autrice nello stupire il lettore ad ogni pagina; ho letto tanti libri del genere e poche volte ho dovuto attendere il finale affinché tutte le fila del racconto trovassero la loro giusta collocazione: l’autrice mi ha spazzato e per questo estremamente divertito…

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