Review Party: “Ci vediamo presto” di Lucrezia Scali

Cari lettori, buongiorno!
Oggi vi parlo della storia di Isabel, ma anche di quella di Mattia e di Andreas, e del vero e proprio triangolo amoroso che li lega.
Vi racconto di come l’essere indecise tra due uomini può portare un sacco di guai. Di come la chiarezza e la correttezza nella vita sono importanti e risparmiano a tutti un sacco di delusioni e sofferenze, ma soprattutto vi racconto della forza dell’amore e del coraggio che serve per meritarsi di essere felici.

Ci vediamo presto

Lucrezia Scali

Editore: Newton Compton
Collana: Anagramma
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 28 novembre 2019
Pagine: 288 p., Brossura
EAN: 9788822735676

Recensione a cura di Manuela Morana

Che cosa è successo a Isabel e Andreas? La loro sembrava una favola: una lei, un lui e Facebook a fare da Cupido. Ma a un certo punto Isabel ha fatto una scelta e ora deve imparare a convincerci, anche se gli occhi azzurri di sua figlia sono lì a ricordarle ogni giorno a cosa ha rinunciato. E lo sa bene anche Andreas che, da quando il suo cuore si è spezzato, ha reagito nell’unico modo che conosce: alzando un muro per non innamorarsi mai più. Finché un giorno vede che il profilo Facebook di Isabel è tornato di nuovo attivo: in un attimo, il passato riemerge a tormentarlo. Andreas è deciso a riprendersela, a qualsiasi costo. Ma non può certo immaginare che la donna che ha tanto desiderato nasconda un segreto. Così grande da mettere tutto in discussione. La distanza tra loro è davvero incolmabile?

All’inizio di questo romanzo troviamo Isabel su un treno, ha deciso di lasciare suo marito, Mattia, e di partire insieme alla sua cagnolina, Frida, per andare a vivere da Andreas, il suo amante, a Torino.

La vita di Isabel procede lenta e piacevole, ha un marito con il quale sta da tanto tempo, una bella casa, una cagnolina adorabile e ogni cosa sembra scorrere sui giusti binari.

Tutto normale ma forse è proprio questa normalità che la porta tra le braccia di Andreas. I due si incontrano a una gara per cani e quando, per caso, si scontrano scatta qualcosa, una scintilla, un brivido che entrambi non avevano mai provato.

Si scambiano i contatti, si aggiungono su facebook e iniziano a parlare.

Parlano davvero tanto e di tutto, abbassando le loro difese, andando oltre le apparenze e improvvisamente tra una chat e un messaggio si rendono conto che tra loro non può esserci una semplice amicizia basata sulla comune passione per i cani.

Cosa spinge inizialmente Isabel a cacciarsi in questa situazione che mette a rischio tutta la sua vita è difficile spiegarlo, forse è spinta dalla noia e dal fatto che ormai sta insieme al marito più per abitudine che per vero amore o forse vuole qualcosa di più dalla vita ma il suo essere così confusa e poco decisa la caccia davvero in un mare di guai.

La nostra protagonista racconta tante bugie in questa storia ma, secondo me, la bugia più grande e grave di tutte, quella che poi la porta a dire tutte le altre, la racconta a sé stessa.

Lei afferma di amare Mattia ma non è vero, gli vuole bene, è affezionata a lui, ai ricordi condivisi e ai progetti che hanno fatto insieme ma in realtà i suoi sentimenti per il marito si sono spenti ormai da tanto tempo. Se c’è una cosa che si può rimproverare a questa giovane donna è proprio la sua mancanza di coraggio, questa sua confusione anche davanti a situazioni che sono chiarissime, questo suo nascondersi dietro belle bugie per evitare di affrontare sé stessa e i suoi sentimenti.

Lei non ha la forza di lasciare suo marito perché ha paura, paura di sbagliare, di essere giudicata male, di restare sola, di sembrare un’ingrata e soprattutto perché viene bloccata dai suoi sensi di colpa e tutto questo emerge chiaramente da ciò che scrive sul diario iniziato proprio durante quel viaggio che doveva portarla verso il suo nuovo amore e la sua nuova vita.

Credimi, mancava così poco. Solo una fermata ci separava dall’idea di una vita insieme. E poi è semplicemente arrivato. Mi ha investito con tutta la forza di un uragano trascinandomi via da te. Il senso di colpa fa fare cose terribili. Non dimenticarlo. Mi è mancato il respiro, una sensazione di vuoto si è presa il meglio di me. Pensavo di morire. Il treno ha iniziato a rallentare e ho visto in quella fermata la mia unica via di fuga. No, Andreas, non lo è mai stata da te. Ma da me.

Così Isabel decide di ascoltare la voce della ragione e non quella del cuore, torna a casa, strappa la lettera con la quale comunicava al marito che tra loro era tutto finito e per essere sicura di non cadere più in tentazione blocca Andreas su tutti i social network.

Fino a questo punto questa sembra la storia di un comune tradimento ma le cose si complicano immensamente quando Isabel scopre di essere incinta.

A questo punto mille dubbi l’assalgono: chi sarà il padre della bambina? Qual è la cosa più giusta da fare? Avvisare Mattia? Avvisare Andreas? E se poi la bambina è di Mattia a cosa è servito causare tanto dolore a tutti? Non è meglio fare finta di niente e garantire alla sua bambina una famiglia felice?

La nostra protagonista in preda all’incertezza e alla confusione più totale si confida con suo fratello, Simone, che pur essendo considerato da tutti uno scapestrato è invece molto dolce e assennato, lui è davvero uno dei miei personaggi preferiti. Ascolta sua sorella, la appoggia incondizionatamente e la sostiene anche quando è il momento di rivelare la verità ai loro genitori, le dà sempre dei consigli che oltre a essere perfettamente giusti e saggi la salverebbero da tante situazioni spiacevoli, peccato che Isabel ha davvero una testa dura e non lo ascolta mai. Simone suggerisce ad Isabel di rivelare tutto al marito, confessargli il tradimento e il fatto che non ha la certezza che sia lui il padre della bambina che stanno aspettando, ma Isabel cerca di autoconvincersi che sicuramente la bambina è di Mattia e che una volta nata tutti i dubbi spariranno e loro potranno essere una famiglia felice.

Una volta il tempo sembrava non passare mai. Ricordo ancora le lezioni in aula, trascorse a controllare ossessivamente l’orologio. Forse le cose che ci interessano meno sono destinate a scorrere con lentezza, in modo che abbiamo tutto il tempo necessario per poter cambiare idea. Mentre ora che mi accarezzo questa pancia che mi impedisce di allacciarmi le scarpe, ho la sensazione che non sia passato neanche un giorno. Come se non fossi riuscita a godermi appieno questa bellissima esperienza. A volte mi domando se rifarei tutto da capo, se, con la consapevolezza di oggi, agirei in maniera diversa. È una domanda difficile, perché non conosco la risposta. Vorrei poter dire di no, ma sarebbe una bugia. Perché il cuore non dimentica. E neanche la più bella delle bugie potrà mai eliminare tutto quello che ho vissuto.

Le cose però non vanno sempre come sperato e tra bugie, somiglianze, rivelazioni e test del DNA si snoda una storia da leggere tutta d’un fiato. Il lettore non può fare a meno di restare incollato alle pagine per scoprire chi è il padre della piccola e cosa succederà a questa mamma che adesso deve fare i conti non solo con i suoi sentimenti ma anche e soprattutto con ciò che è meglio per la sua bambina. La nostra protagonista capisce tante cose su cosa significa essere madre, crede di mette il bene della propria bambina al di sopra del suo ma lo fa in modo maldestro e codardo, poi capisce i suoi errori cerca di correggerli. Capisce anche, finalmente, tante cose sull’amore, quello vero, quello che ti riempie cuore, mente e anima non lasciando spazio per nessun altro e per nessun dubbio.

L’amore non è amore se non si fonda sulla fiducia. Se non sei certo che quella persona non ti tradirà mai.

Mi sveglio piangendo e mi addormento allo stesso modo. Come se le mie giornate fossero scandite da un ritmo che sta diventando familiare. Adesso odio anche questa casa che, da qualsiasi parte provi a guardarla, mi ricorda sempre lui. Anche Frida non è più la stessa. E non credo sia colpa dell’autunno che fa venire un po’ di malinconia.

L’amore non dovrebbe fare tanto male. Ti insegnano che amare è una cosa bella, e allora perché sto piangendo?

Isabel matura tantissimo nel corso del romanzo, da ragazza insicura e avventata diventa, alla fine, una donna matura e affidabile, pronta a raccontare tutta la verità, o meglio, a farla raccontare al suo diario, e a prendersi le responsabilità delle sue azioni. Capisce che se non vuole perdere tutto deve aprire il suo cuore ed essere sincera come non lo è mai stata, deve uscire dalla sua zona comfort e rischiare.

Il cambiamento mi ha sempre spaventato. Ho sempre programmato tutto, dovevo avere il pieno controllo della mia vita. Non erano ammessi imprevisti, e poi, un giorno, sei arrivato tu. Scombinando tutto quanto.

Tu. Unico. Irripetibile.

E ho fatto l’errore di darlo per scontato. Mentre tu inciampavi nella mia vita, assumendoti tutti i rischi, io sono rimasta nella mia zona sicura.

[…]

Vorrei che provassi, anche solo per un attimo, a metterti nei miei panni, a portare i pesi delle mie paure e dei miei segreti. E adesso dimmi: tu ce l’avresti fatta?

Se la tua risposta è così tanto lontana dalla mia, fai come se non ti avessi chiesto niente, ma se pure tu, anche solo per un attimo, hai esitato, allora resta.

L’alternarsi continuo della voce narrante dei capitoli, raccontati di volta in volta da Isabel e da Andreas, ci permette di immedesimarci tantissimo in entrambi i protagonisti di questa storia e inevitabilmente si finisce per fare il tifo per il loro amore.

Bellissima l’idea delle colonne sonore che accompagnano i vari capitoli e i vari momenti della storia di questi due incasinati e folli personaggi.

Tanta la sofferenza che poteva essere evitata ma soprattutto tanto l’amore che scorre tra queste appassionanti pagine. Un amore moderno e contemporaneo raccontato magistralmente dalla penna sincera di Lucrezia Scali che ha saputo rendere benissimo la realtà che ci circonda.

Un amore nato nell’era di internet e maturato grazie ai social network, un amore che è riuscito a svilupparsi nella vita reale e a cambiare per sempre la vita di due persone che evidentemente erano destinate a incontrarsi.

«Solo attraverso la verità diveniamo liberi,

e solo la libertà ci rende pronti incondizionatamente

per la verità».

Lucrezia Scali è una blogger e scrittrice italiana, nata a Moncalieri nel 1986. Il suo amore per gli animali l’ha guidata fino alla facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco.

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